Presentata a Extrabo, Musica per l’Appennino Rassegna organistica Giorgio Piombini, organizzata dal Gruppo di Studi Savena Setta Sambro e promossa da Fondazione Bologna Welcome. La rassegna si articolerà in 11 concerti nell’Appennino bolognese a partire dal 12 luglio. Ravaglia:
“un’occasione di rilancio per il territorio”.
Si è tenuta presso Extrabo, a Palazzo Re Enzo la conferenza stampa di presentazione della rassegna musicale e culturale Itinerari Organistici, intitolata al musicista Giorgio Piombini, organizzata dal Gruppo di Studi Savena Setta Sambro e promossa da Fondazione Bologna Welcome come occasione di attrattività per il territorio montano bolognese. La rassegna, che avrà al centro la musica organistica, vedrà ben 11 concerti nell’Appennino bolognese, ogni volta in abbinamento con attività di riscoperta del territorio, delle sue eccellenze naturalistiche e manifestazioni locali.
“L’Appennino bolognese sarà coinvolto da un’operazione culturale che mette al centro il territorio e che si propone come un’occasione per visitare un territorio montano che può offrire molto anche attraverso la musica e l’animazione culturale” afferma Daniele Ravaglia, presidente di Fondazione
Bologna Welcome.
“L’organo è uno strumento formidabile, viene da tempi remoti e lega insieme il passato e il presente – ha spiegato l’assessore regionale alla cultura, Mauro Felicori – spesso in Appennino è l’ultimo presidio di cultura, di musica, di socialità. Un’occasione di fruizione culturale per il territorio e per chi desidera scoprirlo. La Rassegna è quindi sì un’occasione per gli appassionati di musica, ma anche per fare cultura, un vero elemento di traino per le aree interne”. spiega l’organizzatrice, Ida Zanini. “A partire dal 1986, anno di avvio della Rassegna dedicata agli organi oggi intitolata al suo ideatore, sono stati restaurati ben 25 organi storici dell’Appennino bolognese, strumenti risalenti al periodo tra Cinquecento e Ottocento che rischiavano la derelizione, ma che oggi sono un vero e proprio patrimonio del territorio e della sua cultura”.
“Vorrei sottolineare patrimonio di valore, anche materiale, restituito alla collettività – riprende Ravaglia – organi il cui restauro è costato decine di migliaia di euro l’uno e che avrebbero rischiato di venire compromessi per sempre a causa dello stato di abbandono nel corso del tempo e le cui note oggi avvolgono le antiche Chiese della montagna, grazie alle risorse recuperate dal Gruppo di Studi”.
La prima tappa si terrà il 12 luglio all’Anconella, frazione di Loiano, e l’ultima sarà il 23 dicembre a San Benedetto Val di Sambro. Il percorso toccherà anche i Comuni di Monzuno e Grizzana Morandi e vedrà anche una sortita presso Civizzano, in provincia di Trento, dove sarà allestita una mostra fotografica sugli organi storici restaurati negli anni nella montagna bolognese. “La Rassegna incomincia nel cuore dell’estate e ci porterà dall’estate fino alle soglie del Natale” termina la Zanini